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domenica 10 maggio 2009

Nuovo stadio di Pescara: un'occasione persa

E' stato inaugurato ieri il nuovo Stadio Adriatico. La città di Pescara si è dotata di una struttura all’avanguardia alla cui ristrutturazione il Comitato Pescara per il Giochi del Mediterraneo del 2009 ha destinato circa 10 milioni di euro. Per quanto riguarda lo Stadio, il manto erboso è stato completamente risistemato e la pista di atletica, si tratta della stessa copertura usata per le Olimpiadi di Pechino, offrirà degli standard qualitativi eccellenti. Di notevole impatto sarà il “colpo d’occhio”, l’anello, grazie ad una colorazione azzurra e bianca, permetterà anche una maggiore tolleranza termica. Le migliorie riguardano però l’intero stadio. Vi è infatti un massiccio utilizzo delle energie alternative. Saranno infatti sistemati pannelli solari che permetteranno il riscaldamento dell’acqua per gli spogliatoi e per l’intera zona della Tribuna Majella e pannelli fotovoltaici. L’adeguamento strutturale è stato fatto grazie alle fibre di carbonio che fasciano le parti in cemento armato aumentandone la resistenza; sulla facciate in vetro è stata posizionata una protezione costituita da un tessuto fatto in acciaio ad alta resistenza che riduce l’effetto degli agenti atmosferici. Discorso a parte per le Tribune. Quella “Adriatica” ospiterà il Main Press Center, oltre a due accoglienti palestre. Nella Tribuna “Majella” (coperta da una struttura in legno lamellare), vi sarà invece una sala stampa da 100 posti, sala Vip, sala ristoro e sala interviste. Previsti anche un posto di polizia ed una sala Gos (Gestione Operativa Sicurezza). I posti disponibili dell'Adriatico ristrutturato sono 25.000, mentre ai tempi d'oro del Pescara di Galeone e Junior lo stadio era arrivato ad avere anche 40.000 spettatori.

Alcune critiche. Innanzitutto la mancata copertura dell'intero stadio, incomprensibile per un impianto del 2009, che ne avrebbe fatto un gioiellino, specie per la categoria in cui gioca il Pescara Calcio. Si sarebbe poi potuto pensare a costruire qualche luxury box. Ma chiedere una visione imprenditoriale a quella che è stata l'ormai decaduta (per motivi giudiziari) giunta Del Turco sarebbe stato troppo. Aggiungiamo poi l'orrenda presenza delle barriere in plexiglass, che continuano a fare degli stadi italiani uno schifo (nel caso dell'Adriatico oscurano la visuale a quasi tutto il primo anello). Peccato, sicuramente un'occasione persa per Pescara e l'Italia.

2 commenti:

  1. Doverose e ragionevoli le vostre critiche, che condivido pienamente... però, come voi stessi scrivete, data la situazione politico-economica della regione Abruzzo, bisogna ammettere che tutto sommato è già tanto che si sia riusciti a fare questo (sono abruzzese); questi interventi sullo stadio di Pescara sono già meglio di niente. Non sono che un "tamponare la decadenza", ma è comunque molto meglio che la decadenza conclamata (come avviene in altre città, soprattutto del mezzogiorno), in attesa di tempi migliori per l'Abruzzo e per l'Italia.

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  2. Ricordiamo però che per i Giochi i soldi arrivano dal Governo centrale, e che lo stadio era già pronto prima del terremoto.
    E' proprio l'impostazione seguita da criticare.

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