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lunedì 11 maggio 2009

Brescia, stadio Rigamonti: 50 anni e sentirli tutti

Saranno ormai 20 anni che si parla a Brescia della possibile realizzazione di uno stadio da calcio che sostituisca il vetusto “Mario Rigamonti” costruito nel 1959, anna dal quale ospita la Leonessa. Fortunatamente in città se ne rendono conto tutti di come lo stadio così com'è sia ormai da buttare: 27.547 posti di cui coperti solo 6.439 circa; pista d’atletica (vecchia e inutilizzabile) con tribune troppo lontane e ormai cadenti; traffico terribile, pochi parcheggi, e così via. In pratica uno stadio vecchio, brutto, freddo e scomodo. E il pubblico risponde di conseguenza, al di la dei buoni risultati della squadra: media spettatori 2008/09 , 4.700 presenti.
Ma allora, perchè non si fa il nuovo stadio? Da tempo il Brescia ha un accordo con la società “Opera srl” (che fa riferimento a Umberto Cervati, Claudio Galeazzi e Alessandro Faustini) per la costruzione di uno stadio di proprietà al di fuori del territorio comunale, con annessa albergo, il Museo del Brescia con biblioteca e centro commewrciale, con a est l’aereoporto civile di Montichiari e a nord e ovest le strade provinciali SP37 e SP236, la “Goitese”. Si tratta di 737mila metri quadrati di area pertinenziale complessiva divisa in due grandi orbite o baricentri gravitazionali: il primo di 187mila metri quadrati coperti di pavimenti destinati a spazi terziario-direzionali, turistico-ricettivi, commerciali e ludico-ricreativi; il secondo di 183mila metri quadrati occupati da uno stadio con 25mila posti a sedere e 5. 500 posti auto; il tutto intervallato, intersecato e interpolato da 134mila metri quadrati di area verde. Le due orbite - la piastra commerciale-direzionale e l'impianto sportivo - sono divise funzionalmente (ma collegate fisicamente) dalla linea e stazione dell'Alta Velocità. Ma sta appunto qui - la stazione del «Corridoio 5» Lisbona-Kiev inglobata e integrata nel complesso - la criticità trasformata in opportunità. Secondo Claudio Galeazzi si tratta di un progetto unico in Italia per due ragioni: in primo luogo la straordinaria situazione infrastrutturale di un complesso baricentrico rispetto alla provincia (Aeroporto, Alta Velocità, Autostrade Centro-padane e una bretella che collegherà il casello di Brescia Est della Milano-Venezia alla Brescia-Cremona e alla futura Brebemi); in secondo luogo la capacità occupazionale.
Il progetto del presidente del Brescia Calcio, Gino Corioni, denominato “Stadium Global Center” - un progetto dal valore di 150 milioni - , non trova tuttavia consensi unanimi. Contro il progetto di uno stadio fuori dai confini di Brescia città ci sono, ad esempio, i tifosi raggruppati nel gruppo “Brescia 1911 – Curva Nord” che già nel novembre 2006 hanno espresso pubblicamente la propria contrarietà la loro posizione attorno a quattro punti fondanti. Contrarietà però basata su un nulla demagogico e arretrato, incapace di in quadrare le problematiche di un calcio moderno che per quanto lo si possa rifiutare col cuore da tifoso, tale ormai è. I tifosi punterebbero quindi ad uno stadio nuovo a Brescia (ma le aree non ci sono) o, in alternativa, alla ristrutturazione del Rigamonti, sulla scorta di quanto fatto ad esempio a Modena.
Nel frattempo l'amministrazione guidata da
il sindaco Paroli resta alla finestra, immobile di fronte al rimbalzarsi dei pareri di Conferenze dei Servizi, Regione e Provincia, ma assicura che il Comune valuterà “strade alternative”. E qui ci permettiamo di dire che sarebbe ora che gli uffici stampa dei comuni e i sindaci di tutta Italia inizino almeno a cambiare vocabolario quando si parla di stadi. Nel frattempo chi ha dei dubbi si vada a vedere il Rigamonti di Brescia, peggiore persino dell'Atleti Azzurri d'Italia di bergamo. E ho detto tutto.

1 commento:

  1. PROVINCIALI: MOLGORA, "ORA COMUNE FISSI SCALETTA PER LO STADIO

    (AGI) - Brescia, 8 giu. - "Lo stadio sara' un altro dei problemi da affrontare. A mio avviso pero' la prima scaletta spettera' al Comune. Noi cercheremo di dare tutto il supporto possibile". E' quanto ha dichiarato ai giornalisti, che lo hanno sollecitato in merito alla questione della realizzazione del nuovo stadio, il nuovo presidente della Provincia di Brescia, Daniele Molgora (Lega).

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