
A quanto pare l’inizio dei lavori è legato alla deroga da parte della Regione per la variante al Piano Urbanistico Territoriale Tematico (Putt). Solo dopo aver completato la fase burocratica si passerà ai lavori dello stadio Bianco, che nasce in una zona protetta sottoposta al vincolo ed è vicino al mare. Si punta a portare la capienza dai 4 mila 350 spettatori ai 7 mila 500 posti e completando l’opera con servizi, tribuna-stampa e un rettangolo di gioco in erba naturale al posto di quella artificiale datata 2003. Dal prossimo anno, poi, tutti gli stadi anche inferiori ai 7 mila 500 spettatori, dovranno dotarsi dei sistemi di sicurezza e di controllo come i tornelli all’ingresso [che qualche fenomeno ha pensato essere l'antidoto alla violenza negli stadi, complmenti al fenomeno in questione! S&B], oltre alla telecamere a circuito chiuso.
“Oggi giustamente si guarda alle opere da realizzare ed alle modifiche, ma in molti dimenticano che sino al 2003 questa squadra giocava su di un campo in terra battuta che definire “di patate” è poco, con buche ed avvallamenti in ogni dove, senza contare spogliatoi, segreteria e locali accessori, le cui pessime condizioni erano ben note. Abbiamo investito circa un milione di euro per portare l'erba sintetica, l'illuminazione, la recinzione antisfondamento su tutto il perimetro del campo, rifacendo locali interni e panchine e garantendo migliorie per le uscite di sicurezza. Non dimentichiamoci da dove siamo partiti”. Un intervento, quello dell'esecutivo guidato dal sindaco Venneri, ripagato sul campo dal rendimento della squadra, che però adesso merita uno stadio vero [per modo di dire, purtroppo, visato che comunque bene che andrà, sarà una struttura raffazzonata, S&B].
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