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venerdì 28 settembre 2012

Udine, parere positivo di CONI e FIGC sul progetto stadio

Per il nuovo stadio dell'Udinese è arrivato il parere favorevole anche di Coni e Figc, un parere senza osservazioni che permette alla società bianconera di andare avanti col progetto secondo i tempi prefissati.

«Siamo profondamente orgogliosi di questo parere – – ha spiegato il direttore amministrativo bianconero Alberto Rigotto –  perché, a conferma della qualità del progetto, non abbiamo ricevuto prescrizioni vincolanti e soprattutto perché questo era uno “step” fondamentale sulla via che porta al nuovo stadio. Nei primi mesi del prossimo anno infatti contiamo di assegnare i lavori».

L'iter burocratico. Dopo la nomina del Responsabile unico di procedimento (Rup) verrà convocata la conferenza dei servizi, cui farà seguito un parere sul progetto esecutivo da parte della Regione Friuli Venezia-Giulia in relazione al rispetto delle norme antisismiche, e una volta ottenuto quello l’Udinese ì potrà bandire la gara per la realizzazione di un nuovo impianto (sulle spoglie dell'attuale) da 25 mila posti tutti coperti e con gli spalti a ridosso del terreno di gioco.  

Molto intelligente la scelta dell'Udinese (che attende conferma dalle autorità comunali), che vorrebbe a capo del progetto il dirigente del servizio amministrativo appalti del Comune di Udine, Marco Padrini. «Abbiamo fatto questa scelta – ha detto Rigotto – semplicemente per una nostra precisa volontà di totale trasparenza nei confronti della cittadinanza e di palazzo d’Aronco. Una sua eventuale nomina, infatti, permetterebbe a chi deve controllare il regolare svolgimento dell’iter, cioè il Comune di Udine, di gestire direttamente il processo che porterà al riammodernamento dell’impianto. In ogni caso tengo a sottolineare il fatto che noi, come Udinese calcio, siamo disponibilissimi ad ascoltare tutti i suggerimenti che possano essere utili a migliorare ulteriormente il nostro progetto e quindi anche gli eventuali pareri del presidente dell’Ordine degli ingegneri, Gianpaolo Guaran. Ma vorrei anche evidenziare, ancora una volta, il fatto che stiamo parlando di un appalto con un investimento privato di oltre 20 milioni di euro, con evidenti ripercussioni positive per tutta l’economia locale. E mi farebbe piacere, quindi, che tutta la comunità friulana remasse nella stessa direzione guardando con occhio favorevole al nuovo stadio Friuli, soprattutto in un momento di crisi come questo».

L’auspicio dell’Udinese quindi è che la polemica attorno a questa scelta (l’Ordine degli ingegneri preferirebbe un tecnico come Rup e non un amministrativo anche se la legge regionale lo consente) si possa risolvere senza provocare ritardi nell’iter.


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