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venerdì 15 maggio 2009

De Luca (PD): "No a speculazioni sugli stadi di Roma e Lazio" . Perché, è illegale?

Anche l'ineffabile Athos De Luca (PD, nella foto), più noto a Roma come "fax man" per la sua storica attitudine ad inviare fax ai giornali, ha sentito la necessità di intervenire sulla questione stadi di AS Roma e SS Lazio.
"È necessario sgombrare il campo da qualsiasi tentazione. L'amore per lo sport e per la squadra del cuore di tanti romani non deve essere usato da nessuno per speculazioni e interessi privati. Infatti, si parla, oltre allo stadio, di alberghi, condomini e attività commerciali" [e quindi? Da come lo dice sembra sia illegale!, S&B]. Lo ha detto il vicepresidente della Commissione Ambiente del Comune di Roma in merito ai progetti relativi alla realizzazione di due nuovi stadi per le squadre della Roma e della Lazio. "È importante - continua De Luca - che non si apra una caccia al suolo agricolo, già sotto il tiro di imprenditori romani, un territorio prezioso, ormai molto ridotto dall'avanzata della città e nè tanto meno i progetti coinvolgano zone a rischio esondazione". "Particolare attenzione - prosegue l'esponente del Pd - richiede la viabilità per l'accesso agli stadi [e su questo condividiamo in pieno, S&B] che potrebbe paralizzare interi quadranti della città. La legittima aspirazione ad avere un campo di proprietà della squadra, non può in nessun caso nascondere interessi privati [ripetiamo, ma che sono illegali?, S&B], contravvenire alle leggi urbanistiche [quindi sta dicendo che il Comune è pronto a violare le sue stesse norme', S&B], alla trasparenza amministrativa [ancora!, S&B], nè tanto meno creare danni e disagi all'intera collettività" [e certo, gli stadi verrebbero costruiti contro la volontà dei cittadini, S&B]. "Sarebbe infine auspicabile - conclude De Luca - che i due nuovi insediamenti sportivi si dotassero di impianti di energia alternativa come il fotovoltaico, per soddisfare in toto o in parte il proprio fabbisogno, nel rispetto dell'ambiente e del risparmio energetico" [giusto, e Lotito ha già detto che quello della Lazio sarà così, S&B].
Le dichiarazioni di De Luca, non isolate purtroppo, lasciano comprendere quanto sia limitata la capacità di comprensione delle problematiche dell'impiantistica sportiva moderna e del calcio-business (tanto più in un'epoca di Stato che non sovvenziona nemmeno le attività di base) in buona parte del centro-sinistra. Ancora il denaro come "sterco del demonio". Ma sono anche frasi ipocrite, perchè dimenticano la man bassa di costruzioni commerciali e residenziali permesse a Roma dalle Giunte Veltroni e Rutelli negli anni passati. Almeno oggi oltre ad un centro commerciale e ad aree residenziali si aggiungerebbe uno stadio e impianti sportivi utili alla comunità. Ieri invece il nulla. E dov'era De Luca?

1 commento:

  1. Queste dichiarazioni non sono molto condivisibili, ma forse degli stadi è meglio che se ne parli in maniera grossolana piuttosto che non se ne parli proprio. Il dibattito e la pressione dell'opinione pubblica alla lunga portano ai fatti.

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